Paolo Rossi, Vicenza lo omaggia con una scultura luminosa nel giorno del suo compleanno
23 Settembre 2025
L'installazione dell'artista Marco Lodola, collocata nel cortile del Comune, raffigura il campione in una delle celebri esultanze del mondiale del 1982. La lettera della moglie di Rossi: «Ha attraversato le nostre vite portando luminosità»
Sessantanove anni fa nasceva a Prato Paolo Rossi. E Vicenza, la città che lo ha adottato, oggi lo ha omaggiato con l’arrivo della scultura luminosa «Pablito», dell’artista Marco Lodola, che raffigura il campione con la maglia numero venti della nazionale, indossata in quell’estate del 1982, in cui Rossi ha portato l’Italia sul tetto del mondo.
L'opera
Da oggi, 23 settembre, l’opera si può ammirare nel cortile del Comune, a Palazzo Trissino, a pochi passi da piazza dei Signori, dove fu scattata la celebre foto di Rossi in bicicletta, con quello sguardo che racchiudeva la sua positività e la sua umiltà. L’installazione, già presentata l’11 settembre all’inaugurazione della mostra «Pablito, un ragazzo d’Oro», arriva ora a Vicenza come seconda tappa di un percorso che tra gennaio e aprile farà sosta a Como, per poi approdare in altre piazze italiane, in un viaggio simbolico tra i luoghi cari al campione. Durante lo svelamento a Palazzo Trissino – presenti tra gli altri l’assessore allo sport Leone Zilio e il consigliere comunale Stefano Dal Prà Caputo – il sindaco Giacomo Possamai ha ricordato altri omaggi della città al suo Pablito: «Dopo il murale nella zona del Quadrilatero e la statua fuori dallo stadio Menti – ha commentato Possamai – abbiamo voluto ricordare, nel giorno del suo compleanno, una persona tanto cara alla città che oggi non c’è più. È un'installazione luminosa per cui, proprio come Paolo, ha la capacità di farsi vedere anche nei momenti di buio».
La lettera della moglie
Il primo cittadino ha letto anche una lettera della moglie di Rossi, Federica Cappelletti, che non ha potuto essere presente per motivi di salute. «Ogni 23 settembre è gioia per me e per la mia famiglia- uno degli estratti -. Un giorno in cui è nata la mia persona, la nostra persona, l’uomo prima che leggenda. Il marito, il padre, il mio migliore amico. La persona che mi ha resa felice più di ogni altra al mondo e madre di due bellissime creature, Maria Vittoria e Sofia Elena, che sono la sua espressione il frutto del nostro profondo amore e oggi la mia forza». Un marito, un padre ma anche un uomo capace di farsi voler bene da tutti. «Paolo ha attraversato la mia vita e le nostre vite, portando luce, positività, colore- continua lo scritto-. La stessa persona che ha cambiato la storia di un Paese, l’Italia, che ha regalato orgoglio nazionale, che ha fatto rinascere un popolo».